Chi siamo

Nel 2023 sembra già un secolo fa.
Eppure proprio ora i nodi arrivano al pettine: meglio non dimenticare, non rimuovere, anzi.

Estate 2020, fine del primo Lockdown; Bergamo, Alzano… l’epicentro. Noi c’eravamo, noi abbiamo visto.
Mentre fuori dalla finestra le campane suonavano a morto, in TV le persone importanti dichiaravano con orgoglio che non avrebbero fermato l’economia: la nostra vita improvvisamente non valeva due soldi; in che mani ci eravamo messi?

Avevamo scoperto sulla nostra pelle una cosa che avrebbe dovuto essere ovvia e non lo era: che la salute riguarda il modo di essere cittadini.
È una questione di diritti, responsabilità, coscienza, voce in capitolo. Anche dell’adultità di chi dovrebbe rappresentarci.
Volevamo dirlo, dovevamo dirlo.

Siamo grafiche e grafici, a noi viene meglio coi segni. Abbiamo deciso di lanciare quest’idea ed abbiamo cominciato a telefonare e chiedere un’opera a chi esplora il nostro mestiere in Italia: a volte già personalità note, a volte giovani. Hanno risposto ringraziandoci: non era un bisogno solo nostro.

Hanno risposto all’appello: Andrea Amato, Elisabetta Barbaglia, Guido Bertola, Chiara Birattari, Barbara Boiocchi, Laura Bortoloni, Cristiano Bottino, Laura Buddensieg, Gianluca Camillini, Valentina Cantù e Federico Demartini, Ilaria Carcano, Ginette Caron e Antonio De Luca, Dario Carta, Francesco Dondina, Fabrizio Falcone, Maddalena Fragnito, Annalisa Gatto, Jacopo Giannitrapani, David Gil, Lorenzo Grazzani, Lodovico Gualzetti, Orith Kolodny, Lucia Lamacchia, Gianni Latino, Elena Lolli e Giulia Sbernini, Claudio Madella, Gabriel Milani, Armando Milani, Marco Molteni, Lucio Passerini, Michele Patané, Stefano Reboli, Michele Salmi, Mariangela Savoia, Gianluca Seta, Silvia Sfligiotti, Stefano Tonti, Marco Tortoioli Ricci, Arianna Vairo.

Il risultato è più di una mostra: è una esposizione che può essere stradale, urbana, visibile a tutti. È replicabile, per aggrappare a ogni muro possibile questi messaggi di speranza, rivendicazione e augurio.

Noi che lavoriamo con l’arte visiva sappiamo che il cervello umano capisce meglio se ci sono segni, mappe, forme, chiaroscuri, sfondi… Le parole spesso non bastano, neanche le migliori: si perdono nel rumore di chi alza il volume perché non sa cosa dire, di chi coi media potenti soverchia le parole sincere, quelle sottovoce, con quel pudore che cura, o tenta di curare, paure, speranze, lutti.
Noi invece volevamo onorare questa precaria capacità di reggere, così fragile eppure così ostinata, così intimamente nostra, nostra di tutti.

Vi invitiamo a usare gli occhi per ascoltare.
I manifesti possono urlare in silenzio: durante quei mesi, abbiamo pensato al nostro ruolo nell’ambito della progettazione grafica come cittadine e cittadini e alla nostra responsabilità nei confronti di un bene pubblico. Così si è costituito questo gruppo di persone che ha dato vita alla campagna:

Guido Bertola

Visual designer, laureato in design della comunicazione al Politecnico di Milano con una tesi sull’information e type design collaborativo, da sempre persegue la “grafica utile”, cioè privilegia la chiarezza e l’immediatezza dell’informazione. Ne consegue un’idea di “bello” che non si limita a ricercare l’eleganza estetica, ma soprattutto desidera provocare nella mente umana la soddisfazione nel comprendere e condividere un concetto o un percorso logico. Queste premesse motivano la sua particolare attenzione verso la tipografia e progettazione dell’informazione.

Socio di Smarketing.

www.smarketing.it

Chiara Birattari

Graphic designer e attivista. Dopo essersi diplomata in Pittura alla Scuola di Luciano Fabro (Accademia di Belle Arti di Brera), si converte alla grafica digitale e web alle soglie del terzo millennio. Da più di vent’anni interna a processi creativi sia in ambito professionale che sociale. In passato ha collaborato con diverse agenzie in particolare sulla progettazione web, gestione di eventi, ideazione di campagne di marketing virale e guerrilla marketing. Ha partecipato alla creazione, su base collaborativa, di media sociali e all’ideazione di campagne di marketing sociale. Insieme a Zoe Romano ha disegnato il logo di San Precario, santo protettore delle lavoratrici e dei lavoratori precari e di Serpica Naro, suo anagramma e icona del collettivo omonimo, che dal 2005 lavora alla promozione di forme alternative di economia nell’ambito della moda critica in Europa.

Socia di Smarketing e Serpica Naro. 

www.smarketing.it | www.serpicanaro.com

Dario Carta

Progettista grafico e storico grazie alla sua formazione eclettica (una laurea in Storia contemporanea e un dottorato in Antropologia culturale) realizza progetti (visivi e non) volti ad indagare alcune tematiche contemporanee, quali: lgbtqia+, diritti umani, migrazioni, identità, conflitti. Nel 2013 ha fondato lo studio indipendente #cartadesign che si occupa di progettazione orientata alla cultura, all’attivismo e al sociale, partendo dal presupposto che “c’è sempre un altro modo di fare le cose”. A fianco di questa attività si dedica da alcuni anni, attraverso pubblicazioni e incontri, alla storia della propaganda e, più in generale, a quella della comunicazione visiva.

Segretario generale di AIAP-Associazione italiana design della comunicazione visiva e membro del Consiglio direttivo dell’Istituto bergamasco per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea. 

www.dariocarta.com

Dayana Cucè

Laureata in politiche e relazioni internazionali con un titolo di esperta in cooperazione con popolazioni indigene, da più di dieci anni attiva nel mondo del non profit. Ha collaborato con diverse ONG internazionali come project manager nella gestione di progetti di sviluppo e di emergenza. Il suo scopo è quello di aiutare artigiane/i, le realtà del terzo settore e coloro hanno del valore aggiunto a comunicare bene in modo da poter crescere e fare realmente da differenza: raccogliendo buoni fondi, sensibilizzando la società occidentale a tematiche difficili e creando rete per diventare più forti e incisivi, approcciandosi al mondo della comunicazione senza dover rinunciare agli ideali di sostenibilità, giustizia e trasparenza.

Socia di Smarketing. 

www.smarketing.it

Marco Geronimi Stoll

Editorialista e copywriter, docente, autore di oltre venti volumi sulla comunicazione umana, si definisce “pubblicitario disertore”. 
Negli ultimi 25 anni ha sperimentato con successo varie soluzioni a basso costo per fare pubblicità etica al mondo non-profit e alle aziende, ha insegnato in alcune università di diversi Paesi.
Convinto che ogni donna, uomo, bambina e bambino sia creativa/o, ha sviluppato studi e lavori nelle aziende, nella scuola e nei team scientifici per liberare la creatività, suscitare soluzioni atipiche, risolvere la cattiva comunicazione.

Socio di Smarketing. 

www.smarketing.it

Claudio Madella

Visual designer e stampatore. Si occupa di grafica dal 2002, dopo essersi diplomato alla Scuola d’arte applicata del Castello Sforzesco. Considera la comunicazione visiva uno strumento sociale fondamentale e la tipografia uno dei suoi elementi essenziali. Cofondatore di Officina Tipografica Novepunti, di cui è stato socio fino al 2019, dal 2012 coordina Letterpress Workers International Summit. Socio Aiap dal 2008.

Nel 2019 ha dato vita al progetto personale di stampa a caratteri mobili Goodtypes, diventato private press nel 2020.

www.box313.net

Donatella Rota

Pedagogista, educatrice e formatrice, con esperienza ventennale nel settore educativo della prima infanzia e nel sostegno alla genitorialità. Formata nel metodo Montessori con Grazia Honegger Fresco e Costanza Buttafava; in possesso del diploma Montessori per educatori della prima infanzia conseguito presso l’Opera Nazionale Montessori. Socia dell’associazione Immaginare Orlando e collaboratrice del Festival Internazionale Orlando che si occupa di cinema, danza, teatro e incontri: il corpo, le identità di genere e gli orientamenti sessuali nella cultura contemporanea.   

All’interno dello studio grafico #cartadesign, si occupa della progettazione di incontri, laboratori e narrazioni di albi illustrati.  

www.donatellarota.it